sito in difesa dell'aborto di primo trimestre come elemento irrinunciabile e sacrosanto della libertà e della salute piscofisica della persona di sesso femminile, in un periodo in cui, a causa del predominio dell'ideologia cattolica, unita ad istanze di politica demografica di tipo fascista e del ritorno di una concezione mistico-sentimentale dell'embrione e della riproduzione umana, difendere l'aborto è diventato politicamente scorretto e culturalmente sconveniente.

lunedì 9 aprile 2007

REBECCA GOMPERTS, LA SALUTE RIPRODUTTIVA E IL DIRITTO DI IVG ATTRAVERSO LE ONDE
Rebecca Gomperts, è il medico olandese, che ha fondato l’associazione Woman on Waves, che promuove la legalizzazione dell’IVG nei paesi del mondo dove l’aborto è ancora considerato un reato o comunque è proibito. Le sue campagne si svolgono a bordo di una nave-clinica che, su richiesta di gruppi di medici pro-choice e di femministe locali, raggiunge i paesi dove l’aborto è illegale, permettendo alle donne che lo desiderano di salire a bordo per effettuare l’interruzione di gravidanza con la RU486. L’operazione è lecita perché viene svolta in acque internazionali sotto la giurisdizione olandese. Rebecca tuttavia non si adopera solo per la legalizzazione dell’aborto, ma anche per la diffusione della cultura della prevenzione e affinché tutte le donne possano avere accesso ai mezzi contraccettivi di maggiore efficacia. Le sue campagne si sono svolte a largo del Portogallo(dove la sensibilizzazione ha avuto come risultato la caduta del governo di destra e la promessa dal nuovo governo socialista di un referendum per la decriminalizzazione dell’aborto, che ha avuto esito positivo, nonostante l’alta percentuale di astensioni)e in Polonia(dove le donne di ritorno dalla nave venivano accolte dai bruti dei movimenti della vita con schizzi di vernice rossa e insulti). Di fronte all’aggressività dei movimenti per la vita che premono per privare le persone di sesso femminile del diritto all’uso di mezzi contraccettivi sicuri(pillola del giorno dopo, spirale e perfino pillola estro-progestinica, di cui i difensori dell’embrione non si sentono di poter escludere un eventuale effetto abortivo)e del diritto di interrompere gravidanze odiose, l’iniziativa di Rebecca Gomperts può essere considerata come qualcosa di prezioso ed eccezionale. È da sperarsi che questo movimento, che mira ad ottenere il riconoscimento dell’IVG come diritto fondamentale ed inviolabile della persona, abbia degli imitatori, anche in altri paesi. Che la gente si svegli dal sonno della religione e dei luoghi comuni, un embrione non è un individuo umano, non lo è dal punto di vista biologico, non può dunque esserlo neppure sul piano dell’etica e del diritto. Mentre la persona di sesso femminile non può essere obbligata(attraverso il divieto di IVG)a prestare il proprio corpo ad una gravidanza odiosa. L’embrione è una vita umana, ma ad uno stadio assolutamente primitivo, è una vita umana totalmente priva di attività cerebrale e nervosa, l’embrione(diversamente dal feto) non si muove e non ha neppure la benché minima capacità di percezione. È un abbozzo di organismo appartenente geneticamente alla specie umana, ma non è ancora un individuo umano. p.s. alla fine di marzo il parlamento portoghese ha finalmente approvato la nuova normativa che legalizza l’interruzione di gravidanza su semplice richiesta nelle prime 10 settimane di gestazione. Il provvedimento è ora all’esame del capo dello stato, il presidente Anibal Cavaco Silva, che dovrà controfirmarlo per renderne effettiva l’entrata in vigore.

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