sito in difesa dell'aborto di primo trimestre come elemento irrinunciabile e sacrosanto della libertà e della salute piscofisica della persona di sesso femminile, in un periodo in cui, a causa del predominio dell'ideologia cattolica, unita ad istanze di politica demografica di tipo fascista e del ritorno di una concezione mistico-sentimentale dell'embrione e della riproduzione umana, difendere l'aborto è diventato politicamente scorretto e culturalmente sconveniente.

sabato 14 aprile 2007

LA PILLOLA ESTRO-PROGESTINICA E’ DAVVERO UNA RIVOLUZIONE MANCATA… A dieci anni ero contenta dopo aver letto dell’esistenza di una pillola che impedisce alle donne di rimanere incinte, pensavo che io “da grande” l’avrei usata e sarei stata libera di amare senza spiacevoli conseguenze. Poi crescendo ho capito che quella pillola a chi ,come me ,è prevalentemente omosessuale e comunque predilige pratiche sessuali alternative al coito endo-vaginale, questa pillola non è necessaria per essere liberi dal flagello delle gravidanze, tuttavia, mi è capitato di doverla assumere e sono rimasta davvero delusa. La libertà sessuale che offre la pillola si paga veramente cara a livello di fastidi e disturbi fisici. Prima di tutto, ho scoperto che la pillola estro-progestinica, a causa della componente progestinica, è un potente “depressivo”. Inoltre, causa frequenti episodi di cefalea, vertigini, nausea e qualche attacco di emicrania e non è affatto vero che questi sintomi scompaiono dopo i primi due-tre mesi di assunzione, si ripresentano episodicamente, durante tutta la durata del trattamento. Anche le formulazioni a basso dosaggio ,inoltre, provocano un discreto incremento ponderale(3-5kg)e, sopratutto, la componente estrogenica determina un aumento nel volume del seno, cosa che per una persona come me, che ama avere un fisico androgino ed asciutto, non è per niente piacevole. La pillola,infatti, anche quando non produce un vero e proprio aumento di peso, rende la figura più rotonda, ma non a tutti piace avere queste rotondità sul proprio corpo. In base alla mia esperienza mi riesce facile comprendere le ragazze e le donne che di pillola estro-progestinica non vogliono neppure sentir parlare. Io, di regola, non ho preconcetti nei confronti dei farmaci, ma la pillola estro-progestinica produce effetti realmente fastidiosi, ed pertanto veramente difficile da tollerare sia nel breve che nel lungo periodo. Del resto, se fosse stato facile assumerla tutte le donne ne avrebbero approfittato. Si sarebbe veramente trattato di una rivoluzione nella condizione femminile, tale da eliminare, di fatto, la necessità di ricorrere alla IVG. Ma la realtà è che soltanto una piccola percentuale di persone riesce a tollerare bene questo farmaco. Per quanto le case farmaceutiche si ingegnino per abbassare i dosaggi o per sperimentare nuovi ormoni di sintesi più simili a quelli naturali, a tutt’oggi la pillola estro-progestinica resta un farmaco dagli effetti molto fastidiosi e non è per niente facile assumerla per lunghi periodi, addirittura per decenni. Sarebbe auspicabile che la ricerca medico-farmaceutica si volgesse verso la sperimentazione di nuove tecniche contraccettive, perfezionando i mezzi di barriera femminili(in questo senso pare si stia sperimentando un condom femminile liquido, in forma di spray vaginale) e i dispositivi intrauterini oppure verso l’individuazione di nuove sostanze, diverse dagli estro-progestinici di sintesi, in grado di bloccare la funzione ovarica o anche semplicemente capaci di indurre nell’endometrio modificazioni tali da rendere l’ambiente ostile per la vita degli spermatozoi e di eventuali cellule uovo fecondate.

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