sito in difesa dell'aborto di primo trimestre come elemento irrinunciabile e sacrosanto della libertà e della salute piscofisica della persona di sesso femminile, in un periodo in cui, a causa del predominio dell'ideologia cattolica, unita ad istanze di politica demografica di tipo fascista e del ritorno di una concezione mistico-sentimentale dell'embrione e della riproduzione umana, difendere l'aborto è diventato politicamente scorretto e culturalmente sconveniente.

martedì 27 marzo 2007

CATTOLICESIMO MILITANTE: LA MINACCIA PER LA LIBERTA’ E I DIRITTI FONDAMENTALI DEI CITTADINI DIVENTA SEMPRE PIU’ GRAVE. Ormai la strategia della Chiesa per imporre di nuovo alla società la sua dottrina morale, contrabbandata per diritto naturale o per insieme di principi etici razionali imprescindibili, è sufficientemente chiara: fare leva sulla coscienza dei parlamentari cattolici, affermare il loro obbligo morale di votare contro programmi politici o singole leggi “in cui i contenuti fondamentali della fede e della morale siano sovvertiti dalla presentazione di proposte alternative o contrarie a tali contenuti”(J. Ratzinger, 2003). Il documento si riferisce esplicitamente alle leggi pro-aborto(e qui bisogna tenere presente che per la Chiesa rientra nella nozione di aborto anche la contraccezione anti-nidatoria, ossia spirale, pillola del giorno dopo e pillola contraccettiva di cui non si può escludere con sicurezza un eventuale effetto anti-nidatorio), pro-eutanasia, alle leggi che non riconoscono lo status di persona all’embrione umano e alle leggi che mettono in pericolo il modello di famiglia fondata sul matrimonio monogamico tra due persone di sesso diverso. Dunque, stando alle istruzioni della Chiesa, oggi come oggi, i parlamentari cattolici dovrebbero votare contro qualsiasi disegno di legge diretto a migliorare il diritto delle donne di interrompere una gravidanza invisa e a rendere più effettivo il diritto di accedere a tutte le forme di contraccezione(un esempio pratico di questo nuovo atteggiamento si ha ad esempio in Puglia, dove nonostante vi sia un governo regionale di centro-sinistra, non ha trovato attuazione la proposta di rendere gratuita la distribuzione della pillola del giorno dopo). Dovrebbero votare contro qualsiasi disegno di legge che permetta ad un malato terminale di rifiutare i trattamenti che lo tengono in vita( perché Ratzinger considera gravemente immorale qualsiasi forma di eutanasia, anche quella minima, che consiste appunto solo nel sospendere i trattamenti che mantengono in vita, senza causare direttamente la morte del paziente). Dovrebbero votare contro qualsiasi progetto di riconoscimento di unioni non fondate sul matrimonio tradizionale, soprattutto e principalmente, tra omosessuali. È evidente che la Chiesa sta istigando i politici, i parlamentari cattolici ad assumere posizioni assolutamente anti-libertarie e anti-democratiche, totalmente irrispettose della multieticità che esiste nella nostra società e del sacrosanto diritto dell’individuo di decidere autonomamente in tutte le questioni che riguardano esclusivamente la propria vita individuale. È evidente, infatti, che ci sono delle questioni(appunto quelle della IVG, della contraccezione, dell’eutanasia e del tipo di famiglia da costituire)che in uno stato che non sia etico ed autoritario, devono essere lasciate all’autonomia di decisione del singolo individuo(che sia maggiorenne e in pieno possesso delle proprie facoltà mentali). I parlamentari cattolici non possono imporre la propria coscienza, informata dai principi religiosi e dottrinali della Chiesa, a tutta una collettività che è formata anche di non credenti e di credenti in religioni o in forme di spiritualità diverse da quella cattolica e con essa in molti punti assolutamente inconciliabili. Del resto molte chiese cristiane protestanti non sono per nulla d’accordo sulle posizioni della Chiesa cattolica in questi temi etici che richiedono l’intervento del legislatore. Per esempio i Valdesi non condividono l’assoluta contrarietà della Chiesa cattolica all’aborto e alla contraccezione. Non condividono l’equiparazione della cellula uovo fecondata alla persona umana. Anche le scuole islamiche sostengono che di aborto si può parlare solo dal momento in cui il pre-embrione si impianta nell’utero. In realtà, non esiste al mondo una religione che sia più intollerante di quella cattolica nei confronti di aborto e contraccezione, per non parlare dell’eutanasia. Il cattolicesimo, inoltre, assume una strategia molto insidiosa perché, come è stato notato da G.E. Rusconi(Non abusare di Dio, Rizzoli, 2007) “ Nel dibattito pubblico viene spesso dissimulato come discorso “razionale” o “naturale”, dunque laico, quella che è in realtà una dottrina religiosa, storicamente e culturalmente condizionata. In questo modo si trova in discussione la sostanza della democrazia laica, che tutti a parole dicono di difendere”. Per esempio molti politici, sia cattolici che atei conservatori filo-cattolici, sostengono di essere contrari al riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali non per motivi religiosi, ma in quanto la famiglia omosessuale è contro natura o contraria al diritto naturale. Ma la verità è che per considerare l’omosessualità come qualcosa di contrario alla natura bisogna partire dal modello di antropologia cristiana elaborato dalla Chiesa cattolica sulla base delle scritture bibliche. Perché l’omosessualità non solo è sempre esistita in tutte le civiltà umane e soltanto in quella ebraica è stata oggetto di repressione penale(nell’Antico Testamento l’omosessualità è considerata un abominio punibile con la pena di morte), ma ora, recenti studi di etologia hanno dimostrato che è oltremodo diffusa in migliaia di specie animali, sia come comportamento estemporaneo(pratico fuori dalla stagione dell’accoppiamento riproduttivo), sia nella forma dell’accoppiamento stabile tra individui dello stesso sesso(che spesso rubano le uova o i cuccioli di coppie eterosessuali per allevarli insieme). Quindi l’omosessualità e l’unione omosessuale non sono affatto comportamenti contro natura frutto di una patologia nevrotica dell’uomo civilizzato. È probabile che lo stato più naturale della sessualità umana sia quello della bisessualità, non a caso in tutte le civiltà in cui l’influsso della cultura giudeo-cristiana non ha demonizzato il rapporto omosessuale, la bisessualità è una condizione estremamente diffusa, sia nell’adolescenza, sia come pratica sessuale collaterale al rapporto matrimoniale eterosessuale. Peraltro, all’argomento che l’omosessualità è ampiamente diffusa nel mondo animale, molti rispondono che l’uomo non può essere equiparato agli altri animali, che ciò che va bene per gli animali non è detto che vada bene per l’uomo. Ma,a parte il fatto che biologicamente l’uomo è un animale(appartiene alla classe dei primati, insieme alle scimmie antropomorfe), se si sostiene che l’uomo è più di un animale(magari per il fatto che è dotato di autocoscienza e di capacità cognitive più raffinate rispetto a quelle degli animali), perché dovrebbe vivere, come gli animali, secondo le rigide regole del determinismo biologico. Se l’uomo e la sua sessualità non devono essere ridotti alla mera animalità, è giusto riconoscere a ciascun individuo umano il diritto di plasmare liberamente le espressioni della sua sessualità e quindi la possibilità di dare vita ad una unione omosessuale socialmente strutturata e giuridicamente riconosciuta. Perché le coppie omosessuali non dovrebbero avere la possibilità di istituzionalizzare il sentimento che le lega sul piano dei rapporti sociali? Invece, all’argomento secondo cui tutte le civiltà umane, eccetto quella ebraica, hanno conosciuto e tollerato l’omosessualità, i cattolici spesso rispondono che anche il male è sempre esistito in tutte le civiltà. Certo, come se il rapporto omosessuale fosse l’equivalente dell’omicidio o dello stupro. E senza contare che per quanto i comportamenti violenti e malvagi siano sempre esistiti,a differenza di quanto è accaduto per l’omosessualità, nessuna civiltà li ha mai tollerati. Tutte le società con un minimo di civilizzazione, anche le più arcaiche, hanno sempre punito l’omicidio, il furto e lo stupro(solo per fare l’esempio di alcuni degli atti più malvagi che un uomo può commettere contro un suo simile). Ma solo gli ebrei hanno criminalizzato i rapporti omosessuali. Molti popoli invece li hanno tollerati, altri, come i Greci, li hanno perfino esaltati come la forma di amore più puro ed intelligente. Presso altri popoli addirittura potevano essere assunti a determinati sacerdozi soltanto gli omosessuali. Quindi gli omosessuali erano considerati addirittura delle persone speciali, privilegiate, quasi elette dagli dei. Quanto all’argomento, utilitaristico( e perciò alieno da qualsiasi obbligo di coscienza del parlamentare cattolico), che l’omosessualità sarebbe una minaccia per la continuazione del genere umano, si tratta di una vera e propria sciocchezza. Primo, perché attualmente anche una coppia eterosessuale, grazie ai moderni mezzi contraccettivi, può decidere di avere rapporti sessuali senza procreare, anche all’interno del matrimonio. Secondo, perché il riconoscimento delle unioni omosessuali, di per sé, non farà certo aumentare il numero delle persone esclusivamente omosessuali. Gli eterosessuali continueranno a sposarsi con persone di sesso diverso e a procreare, se e quando ne avranno voglia. Del resto, anche senza il riconoscimento giuridico gli omosessuali continueranno ad accoppiarsi con persone del loro stesso sesso, per cui il problema demografico resterà intatto. Senza contare che ci sono omosessuali che procreano(all’estero)mediante la fecondazione artificiale e che esiste, almeno per le lesbiche(che non abbiano problemi di fertilità), una tecnica di fecondazione artificiale fai-da-te che consiste nell’iniettarsi in vagina lo sperma di un amico(spesso gay) attraverso una siringa, in modo da evitare un rapporto eterosessuale non gradito. Dunque,l’argomento omosessualità come minaccia per la continuità della specie umana è molto debole, anche perché oggi la sessualità anche tra gli eterosessuali è dissociata dallo scopo procreativo. Anzi, a ben vedere, questo argomento sembra essere rivolto più generalmente contro la libertà sessuale, contro la sessualità adeguatamente contraccettivata e quindi, in ultima ragione, contro la libertà di amare(anche una persona di sesso diverso) senza avere figli. Ma ritornando a quello che secondo la Chiesa è il dovere dei parlamentari cattolici ossia di votare contro leggi e progetti politici che mirino a riconoscere ai cittadini diritti in contrasto con il concetto cattolico e cristiano di natura e di morale, se esso sarà preso e seguito alla lettera dai parlamentari in questione, farà dei cattolici militanti in politica il principale nemico della libertà degli individui e della democrazia, per cui la società civile, almeno quella parte di essa che ancora tiene ai valori della libertà e della autodeterminazione individuale, dovrà reagire evitando di appoggiare e di votare partiti e candidati che si richiamino al cattolicesimo come ideologia politica o che professino o dimostrino in qualsiasi modo di sentirsi legati alle prescrizioni morali della Chiesa cattolica. Se un parlamentare ha paura di finire nell’Inferno dei cattolici disobbedienti alle prescrizioni della Chiesa nessuno lo obbliga a candidarsi, che resti semplice cittadino privato! Se un partito ha così poca capacità di invenzione da eleggere il cattolicesimo ad ideologia e programma politico, forse farebbe meglio a disciogliersi! Il cattolicesimo è una religione e in quanto tale non è la base adeguata per l’azione politica in un paese democratico e multietico. La stessa espressione “democrazia cristiana” con cui si autodefiniscono diversi partiti politici è un ossimoro, una contraddizione palese, perché ciò che è cristiano non può essere democratico e ciò che è democratico non può essere cristiano, se non nella misura di riconoscere ai cristiani la libertà di vivere la loro vita da cristiani. Ma il punto è che cattolicesimo viene oggi utilizzato come maschera etica di una ideologia neo-fascista che vuole ripristinare un ordine autoritario e patriarcale della società, annullando tutte le conquiste degli ultimi trent’anni in materia di diritti civili e di libertà individuali. Infatti nella nostra società non è aumentata né la fede nella religione cattolica, né la sensibilità verso il sacro(che dove esiste davvero sempre più spesso si rivolge a forme alternative di religiosità o di spiritualità), soltanto che quella parte della società che ha conservato una mentalità sostanzialmente fascista sta emergendo in maniera sempre scoperta e trova un accoglimento sempre maggiore nei media e nella cultura ufficiale. José Saramago, in una intervista pubblica sul Corriere della sera(di lunedì 26 Marzo)parla di “sintomi molto preoccupanti di fascismo”: Penso ad un episodio molto brutto e pericoloso. Pochi mesi fa il governo polacco(sulla sua tendenza fascista non ci sono dubbi, ndM)ha deciso di ritirare la pensione ai volontari della brigata internazionale nella guerra civile spagnola. Li hanno chiamati “traditori” della patria. Io credo che ci sia la possibilità che il fascismo stia aspettando di tornare in Europa. Non verrà con le camice nere, né brune, né cose simili. Ma la mentalità fascista sta lì, è tornata. Davanti all’impotenza della democrazia, ormai in crisi. C’è una deriva molto chiara della società europea in direzione dell’estrema destra. (…) Il fascismo non si nasconde più, è uscito in strada, è arrivato anche sui media. E può succedere che ci troviamo in una situazione politica pre-fascista senza rendercene conto. E che improvvisamente il fascismo arrivi a governare. E noi continuiamo a non rendercene conto. Perché la facciata si mantiene. E la facciata è l’illusione democratica. Io personalmente condivido il giudizio di José Saramago e credo che la forma in cui il fascismo potrebbe di nuovo tornare a governare l’Europa è proprio quella dello Stato Etico ispirato ai valori del cristianesimo cattolico contrabbandati per principi di razionalità umana assoluti e indiscutibili. In questo modo con il pretesto di difendere la “vita” e la “dignità” dell’uomo(come astratte categorie)si realizzerebbe invece un regime di oppressione per gli individui umani come concreti esseri viventi.

Nessun commento: