sito in difesa dell'aborto di primo trimestre come elemento irrinunciabile e sacrosanto della libertà e della salute piscofisica della persona di sesso femminile, in un periodo in cui, a causa del predominio dell'ideologia cattolica, unita ad istanze di politica demografica di tipo fascista e del ritorno di una concezione mistico-sentimentale dell'embrione e della riproduzione umana, difendere l'aborto è diventato politicamente scorretto e culturalmente sconveniente.

domenica 23 settembre 2007

IL DIRITTO ESCLUDERE LA PROCREAZIONE DALLA PROPRIA VITA

NIENTE BAMBOLE - «Fin da bambina sapevo che non avrei mai voluto figli – ha raccontato Charlie McCann, una single del Dorset che si è «regalata» l’intervento per i suoi trent’anni – perché non mi è mai piaciuto giocare con le bambole. Mi ricordo che avevo circa 7 anni e un giorno lo annunciai ai miei amichetti, dicendo che non mi sarei mai sposata e non avrei mai avuto figli. Crescendo, tutti mi dicevano "mai dire mai", ma io ero convinta e la prima volta che mi sono informata sulle procedure per la sterilizzazione avevo 21 anni. Peccato che il medico da cui andai mi rise in faccia, dicendomi che ero troppo giovane per decidere». DA http://www.rientrodolce.org/index.php?option=com_content&task=view&id=522&Itemid=127

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